Il CDC ha reso nota la decisione di approvare il lenacapavir iniettabile (LEN; Yeztugo, Gilead Sciences) come opzione per la profilassi pre-esposizione all’HIV (PrEP). E’ questo il primo regime PrEP che può essere somministrato per via iniettiva due volte l’anno.
La raccomandazione (MMWR Morb Mortal Wkly Rep 2025;74[35]:541-549), sviluppata dal gruppo di lavoro sulle linee guida PrEP del CDC, segue l’approvazione del LEN da parte della FDA di giugno 2025.

Il 25 luglio il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’EMA ha sottoposto a revisione accelerata l’uso di lenacapavir, l’inibitore iniettabile del capside dell’HIV-1 prodotto da Gilead, come profilassi pre-esposizione (PrEP) per ridurre il rischio di infezione da HIV per via sessuale in adulti e adolescenti a rischio di contagio. L’approvazione della Commissione Europea (CE) è prevista per fine anno e, se approvato, lenacapavir sarà commercializzato nell’Unione Europea (UE)…
Annunciato ufficialmente l’inizio a breve della sperimentazione di fase III di Lenacapavir per la prevenzione dell’HIV con una sola dose iniettabile una volta all’anno.
Il microbiologo Giorgio Palù si è dimesso dalla presidenza dell’AIFA motivando la mancata sintonia con il ministro della Salute Schillaci e la sua totale assenza di ascolto nelle scelte operate per l’Agenzia del Farmaco. Il Presidente dell’AIFA, nominato dal ministro Speranza con mandato di 5 anni, aveva visto ridotto il suo incarico alla durata di un anno, fatto che ha definito offensivo e umiliante.
Parere positivo del Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) che ha autorizzato la commercializzazione di cabotegravir a lunga durata d’azione…
“Con Delibera CdA n. 15 del 26 aprile 2023, l’Agenzia Italiana del Farmaco ammette l’indicazione alla rimborsabilità dell’associazione di emtricitabina/tenofovir disoproxil per la “Profilassi pre-esposizione (PrEP) e al fine di ridurre il rischio di infezione da HIV-1 sessualmente trasmessa”…
Svizzera: un caso di reinfezione da MPOX in un MSM HIV-negativo senza immunosoppressione, è stato appena segnalato in Clinical Infectious Diseases verificatosi sei mesi dopo la prima infezione.


Il documento pubblicato in questi giorni sottolinea le ripercussioni che tale decisione ha per la regione europea. Le Agenzie americane per oltre 20 anni hanno distribuito terapie e assistenza a oltre 26 milioni di persone in paesi svantaggiati, salvando circa 26 milioni di persone e prevenendo la trasmissione verticale a oltre 7 milioni di neonati. Con la decisione di bloccare gli aiuti, EACS stima che nel 2025 siano già morti 64 mila adulti e 7 mila bambini. Inoltre EACS allerta che nei prossimi 5 anni, se questa politica americana non cambierà, si prevedono circa 500 mila morti. EACS chiede alla Commissione Europea e a tutte le strutture istituzionali di prendere azioni immediate per contenerne le conseguenze.