ERADICAZIONE DELL’HCV NELLE PERSONE CON HIV: A CHE PUNTO SIAMO?

On-line le presentazioni dei relatori al seminario di Nadir del 21 settembre 2018 e le principali considerazioni emerse. 60 partecipanti appartenenti a oltre 20 associazioni di pazienti e/o comunità colpite.

Un provvedimento del 2017 dell’autorità regolatoria italiana (Agenzia Italiana del Farmaco, AIFA) ha ridefinito i criteri di trattamento per la terapia dell’Epatite C cronica, elaborandoli nell’ambito del piano di eradicazione dell’infezione da HCV in Italia. Tali criteri, in particolari il numero 7 e il numero 8, pongono l’accento sull’importanza del trattamento anti-HCV nelle popolazioni con comorbilità a rischio di progressione di danno epatico (tra cui le persone con concomitante infezione da HIV)
[Rif.:http://www.aifa.gov.it/content/epatite-c-definiti-i-nuovi-criteri-di-trattamento]

Il 26/10/2017 la Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano ha sancito l’intesa sul “Piano Nazionale di interventi contro HIV e AIDS (PNAIDS)”, il quale, nel capitolo ‘Presa in Carico, cura e assistenza, quadro normativo, situazioni cui porre attenzione’, punto 3 ‘Coinfezione HIV/HCV’, affronta la tematica ‘eradicazione di HCV nelle persone con HIV’, esortando gli attori principali a porsi come obiettivo, entro 3 anni dall’intesa, l’eradicazione della coinfezione da HCV nel 90% delle persone con HIV con coinfezione HCV attiva.

Nadir ha svolto numerosi progetti di informazione, formazione e advocacy nei confronti delle persone con HIV/HCV. In particolare, ha concentrato la sua attenzione sul diritto all’accesso alla cura per l’HCV di tutte le persone con coinfezione HIV/HCV, nonché sull’importanza della corretta gestione della patologia “Epatite C”, nell’ambito della coinfezione con l’HIV. Si ricorda, a titolo di esempio, che nel 2017 Nadir ha attuato una CAMPAGNA DI ERADICAZIONE DELL’EPATITE C NELLA POPOLAZIONE HIV POSITIVA.
[Rif: https://www.nadironlus.org/eliminare-lepatite-c-nelle-persone-hiv-tocca-tutti/]

Nadir propone dunque un’iniziativa/evento di discussione ragionata sulla tematica ‘eradicazione di HCV nella persona con HIV’, al fine di comprenderne lo stato dell’arte nel nostro paese, chiedendo la collaborazione di altre associazioni di pazienti e/o comunità colpite.

Link al Comunicato Stampa: https://www.nadironlus.org/epatite-c-il-45-delle-persone-con-hiv-necessita-ancora-della-terapia-salvavita/ 

ERADICAZIONE DELL’HCV NELLE PERSONE CON HIV: A CHE PUNTO SIAMO? 

Moderatore: Filippo Schlösser 

L’impegno di Nadir
Filippo Schlösser

Stato dell’arte in Italia. Nuovi dati.
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Simone Marcotullio, Nadir Onlus

Sfide e opportunità negli MSM: l’osservatorio del BLQ Checkpoint.
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Sandro Mattioli, Plus Onlus 

Stop HCV – Test Treatment.
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Stefano Pieralli, Open Group e Plus Onlus

Sfide e opportunità nelle persone più vulnerabili
Maria Stagnitta, Associazione Insieme

Quali sono, oggi, le principali strategie da attuare per raggiungere l’obiettivo ‘eradicazione dell’HCV nelle persone con HIV’ in Italia?

Sintesi della sessione:

  • L’obiettivo ‘eradicazione dell’HCV nelle persone con HIV’ in Italia è spesso ricordato a più livelli e da più attori. Ma quale potrebbe essere il ruolo dell’associazionismo, in questo particolare momento storico, al fine di raggiungerlo con più concretezza ed efficacia, è un tema non semplice da comprendere, tenendo conto che al momento sono previste risorse per l’acquisto dei farmaci da parte del Sistema Sanitario Nazionale fino alla fine del 2019 e che quindi il tempo a disposizione è limitato. Seguono considerazioni descrittive sulle criticità e in conseguenza, sulle opportunità di intervento.
  • Ad oggi, il 45% delle persone con HIV/HCV ha necessità urgente di terapia anti-HCV, ma non ne ha ancora avuto accesso: oltre 5000 persone. La maggior parte di esse sono già inserite nel percorso di cura e verosimilmente entro 6 mesi/un anno, secondo quanto viene detto dai medici e nonostante il problema della mancanza di risorse umane, potranno essere curati. Si ricorda che i regimi terapeutici oggi sono di facile assunzione e relativamente brevi (2-3 mesi per lo più). Tuttavia si stima che un 15-20%, i cosiddetti pazienti difficili ‘per qualunque causa’ (non aderenti, persi al follow-up, non volenterosi di trattamento), non saranno comunque curati.
  • Emerge il tema delle popolazioni fragili: homeless, migranti, richiedenti asilo, persone senza fissa dimora. Inoltre, richiedono attenzione particolare i consumatori di sostanze e i detenuti. Si rileva come nella maggior parte dei SerD (Servizi per le dipendenze patologiche) manchi la cultura del Testing e, soprattutto, di indagine dei comportamenti, aspetti presenti, invece, nei servizi di bassa soglia.
  • Il tema della salute in strada può rappresentare un percorso comune a molte delle popolazioni prima citate, con il limite che molti servizi in questo ambito sono di emergenza/urgenza e basati sul volontariato.
  • Infine, in merito agli uomini che fanno sesso con uomini, con e senza HIV, il tema dell’acquisizione e della trasmissione dell’HCV assume rilevanza soprattutto nel contesto del Chemsex. Più numerosi i report in altre nazioni.

Iniziativa resa possibile grazie al supporto incondizionato di Abbvie.