IAS 2011: LA TERAPIA E’ PREVENZIONE

REPORT 6° IAS: LA TERAPIA È PREVENZIONE ANTICIPAZIONE DELTA # 55

Tema centrale ed epocale della conferenza, racchiude varie implicazioni e aspetti, che vale la pena di iniziare ad analizzare nel suo complesso per comprenderne meglio le connessioni. Sono stati, infatti, numerosissimi i dati a supporto del beneficio clinico e farmaco economico del trattamento precoce da un lato e della prevenzione della trasmissione attraverso il trattamento dall’altro.

I relatori dello studio HPTN052 hanno ricevuto una vera e propria standing ovation per il loro lavoro. I punti chiave di questo studio sono due: il trattamento precoce riduce gli eventi clinici della persona sieropositiva e riduce la trasmissione del virus. M S Cohen (MOSY0302) e B Grinsztejn (MOSY0305) hanno riportato, nel dettaglio, i seguenti risultati:

  • La terapia antiretrovirale per il partner sieropositivo (nella coppia) riduce il rischio di trasmissione al partner sieronegativo del 96% quando il trattamento è iniziato precocemente versus l’inizio più tardivo. Delle 28 trasmissioni di virus che si sono verificate e collegabili allo studio, 1 è accaduta nel gruppo che ha iniziato la terapia tra i 550-350 CD4, 27 nel gruppo che l’ha iniziata sotto i 250 (HR = 0.04 [95% CI, 0.01-0.28]; P < 0.001);
  • L’inizio precoce di terapia ha prodotto il 61% di riduzione dell’incidenza di eventi clinici seri correlabili all’HIV o morte (40 eventi verificatosi nel gruppo che ha iniziato tra 550-350, 65 nel gruppo che ha iniziato la terapia sotto i 250, HR = 0.59 [95% CI, 0.40-0.88]; P = 0.001.

    M C Thigpen (WELBC01) ha svolto una relazione sullo studio TDF2 (Botswana Prevention Study): 1200 uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 29 anni sono stati randomizzati a ricevere TDF/FTC o placebo e sono stati seguiti per 12 mesi. L’efficacia protettiva di chi ha assunto i farmaci è stata del 62.6% durante il periodo delle avvenute siero conversioni (per un totale di 33, 9 si sono verificate nel braccio TDF/FTC e 19 nel braccio con placebo, 95% CI 21.5 to 83.4, p 0.0133). L’efficacia si alza al 77.9% se si considerano solo i siero convertiti che hanno “convertito” entro 30 giorni dall’ultima medicazione (23 in totale, 4 nel gruppo TDF/FTC versus 19 nel gruppo con placebo, 95% CI 41.2 to 93.6, p 0.0053). Minimi gli eventi avversi riscontrati. In conclusione, TDF/FTC (Truvada) si è dimostrato efficace e sicuro per la prevenzione dell’infezione da HIV tra giovani uomini e donne eterosessuali.

    J Baeten (MOAX0106) ha presentato lo studio Partenrs PrEP su 4758 coppie eterosessuali siero discordanti. Il partner sieronegativo è stato assegnato ad uno dei seguenti 3 bracci: TDF, TDF/FTC o placebo. Il DSMB (comitato indipendente di monitoraggio degli eventi avversi) ha raccomandato di rendere pubblici immediatamente i dati e di interrompere il braccio con placebo per ‘chiaro beneficio’ del fatto che l’assunzione della terapia proteggeva dall’acquisizione dell’HIV. In particolare, TDF e TDF/FTC hanno ridotto il rischio di acquisire l’HIV rispettivamente del 63% e del 72% in uomini e donne africane. I farmaci sono stati ben tollerati: riscontrati solo un po’ di problemi gastrointestinali nel primo mese di assunzione della terapia. 1 persona ha avuto un innalzamento della creatinina durante il primo mese.

    P L Anderson (MOLBPE034) ha presentato un’analisi caso-controllo di rilevazione dei livelli del farmaco dello studio IPrEx, nella quale sono state prese in considerazione 83 infezioni nel braccio con placebo e 48 nel braccio con TDF/FTC, avvenute dopo l’arruolamento e prima del 21 Novembre 2010. La presenza del farmaco si è rilevata predittiva di acquisizione di infezione, coerentemente all’analisi principale degli scorsi mesi. L’alto livello di protezione tra gli MSM è correlato con l’assunzione continuativa dei medicinali. R M Grant (WELBC04) ha riproposto le analisi dello studio IPrEx in modo più completo rispetto ai mesi scorsi, considerando tutte le infezioni nell’intero follow-up. In quella ITT, l’efficacia della PrEP è stata del 42% (95% CI 18 to 60%, P=0.002). Tra le infezioni, non si è riscontrata nessuna evidenza di resistenza ai farmaci.

    In merito agli aspetti positivi farmaco economici dell’inizio precoce della terapia, J E Gallant (MOPE204) ha presentato un’analisi retrospettiva su 2185 pazienti che concludeva come i costi totali (sia per farmaci impiegati sia per interventi medici) erano minori in un periodo di osservazione di 4 anni in coloro che iniziano la terapia tra i 350 e i 500 CD4 versus coloro che la iniziano con valori < 200. Il trend è confermato anche nel confronto 350-500 versus 200-350. F Aragão (TUPE416) arriva ad analoghe conclusioni in una coorte portoghese di 1450 pazienti (analisi retrospettiva, anni 2000-2008). L’intervallo 350-500 si è dimostrato vantaggioso anche per riduzione di trasmissione prevista di HIV e per qualità della vita dei pazienti.