Epatotossicità associata a nevirapina

La Food and Drug Administration (FDA) ha informato riguardo al possibile verificarsi di eventi avversi a livello epatico, in alcuni casi letali , dopo assunzione di nevirapina.La nevirapina (nome commerciale: Viramune) è un inibitore non-nucleosidico della trascrittasi inversa, che trova indicazione nel trattamento dell’infezione da HIV–1, in associazione ad altri farmaci. Il rischio di epatotossicità associato a nevirapina è più elevato nelle donne con conta CD4+ maggiore di 250 cellule/mm3, comprese le donne in gravidanza che ricevono un trattamento cronico per l’infezione da HIV. Il rischio si presenta di norma nelle prime 6 settimane, anche se permane per tutta la durata del trattamento. In alcuni casi il danno epatico progredisce nonostante l’interruzione del farmaco. Secondo l’FDA tutti i pazienti che sviluppano un rash durante il trattamento con nevirapina, particolarmente nelle prime 18 settimane, devono essere sottoposti ad esami di funzionalità epatica, mentre tutti i pazienti che presentano segni o sintomi di epatite, reazioni cutanee gravi o reazioni di ipersensibilità, dovrebbero interrompere immediatamente l’assunzione della Nevirapina. Il farmaco non dovrebbe essere ri-somministrato nei pazienti in cui si è manifestata epatotossicità.

Fonte: Food & Drug Administration