Oms, molti Paesi lontani dagli obiettivi 2015

Molti Paesi in via di sviluppo non saranno in grado di raggiungere gli obiettivi di salute fissati per il 2015 dal Millennium Development Goals.Questa la previsione di Organizzazione mondiale della sanità e Banca Mondiale oggi a Ginevra per l’apertura di un incontro di verifica dello stato dell’arte a tre anni dal lancio del programma. «A meno che non intervengano serie politiche d’azione a partire da ora, e sforzi concertati per i prossimi 12 anni», spiega l’Oms in una nota. Gli otto MDGs erano stati indicati nel settembre 2000 nel corso del Millennium Summit delle Nazioni Unite, cui avevano partecipato 189 Paesi membri. Tra essi ben quattro riguardano il miglioramento delle condizioni sanitarie, di vita e lo stato di salute dei cittadini: ridurre drasticamente la mortalitá natale e da parto, combattere la fame, l’Aids, la malaria e molte altre malattie infettive e infine migliorare l’accesso a acqua potabile e farmaci essenziali. «Quando erano state decise queste prioritá di intervento – ha commentato il direttore generale dell’Oms, Lee Jong-wook – era stata sottolineata la necessitá di un intervento tempestivo per raggiungere l’obiettivo entro il 2015. E ora – ha sottolineato alla fine dell’incontro – a soli tre anni sembra giá troppo tardi». Secondo la Banca Mondiale, i progressi intrapresi per ridurre la mortalitá infantile sono talmente lenti che «nessuno dei Paesi dell’Africa Sub-sahariana sará in grado di rispettare i parametri fissati per il 2015». La Banca Mondiale, infatti, stima che solo il 16% dei Paesi in via di sviluppo, rappresentativi del 19% della popolazione, sará in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati. Percentuali analoghe, pari al 17%, le aree che riusciranno a vincere la mortalitá da parto. E in questo caso la maglia nera va ai Paesi dell’America Latina e dei Caraibi. Durante l’incontro, che terminerà domani, verrà posto l’accento sul fatto che molte delle priorità in tema di salute sono potenzialmente raggiungibili perchè «la tecnologia è a disposizione», e questo rende ancora più colpevole la mancanza di risorse destinate a questi temi.