Quando protteggersi dall’epatite costa

Assurdità italiane: la vaccinazione per l’epatite B è gratis per le categorie a rischio, quella per la A no. E non c’è spiegazione. Ecco le precauzioni da prendere e come fare controlli e vaccino. Di Simone MarcotullioLe cose che sembrano naturali in Italia non lo sono mai. Esiste nel nostro paese per le persone omosessuali, la possibilità di vaccinarsi gratuitamente per l’epatite B. Non esiste invece la stessa possibilità per coloro che vogliano fare il vaccino contro l’epatite A.

E’ proprio così: sia l’epatite A che l’epatite B sono due malattie pericolosissime e da evitarsi, soprattutto tra le persone che hanno già altre, diciamo così, “complicanze”, quali la sieropositività o l’infezione con l’epatite C. Eppure, come ci dice il prof. Francesco Allegrini, infettivologo, «purtroppo il D.M 4 ottobre 1991 prevede la gratuità solo per il vaccino contro l’epatite B mentre il vaccino contro l’epatite A non è gratuito».

«Si tratta di una assurdità – continua Allegrini – visto che gli omosessuali sono a rischio anche per l’epatite A e che i CDC degli USA raccomandano per i gay, giustamente, entrambe le vaccinazioni. Il fatto è ancora più assurdo dato che ora esiste un vaccino (che si chiama Twinrix) diretto sia contro la B che contro la A quindi con un solo vaccino ci si protegge da entrambe le epatiti».

Secondo quanto scritto in un recente articolo (1) pubblicato sul Journal of Infectious Deseases, i fattori di rischio per contrarre l’epatite A, sono: il contatto con una persona infetta, l’ utilizzo di droghe illecite, l’avere rapporti omosessuali e, sì, l’essere viaggiatori internazionali. «L’Italia se ne è forse dimenticata? – si chiede Cotter, co-autore dell’articolo – In uno studio, pubblicato nel Giornale delle Malattie Infettive di quest’anno, sono stati presi in considerazione 136 casi di infezione di epatite A (HAV), che sono accaduti in due stati americani tra il 1998 e il 1999. E’ stato possibile ottenere dati precisi di 89 di questi casi. Ebbene: dei 74 maschi infettati, 47 (cioè il 66%) aveva contratto l’epatite A causa rapporti omosessuali. Nessuna pratica in particolare o nessun numero di rapporti è stato associato con il rischio di contrarre l’infezione». L’articolo si conclude sottolineando l’importanza delle vaccinazioni, sia per epatite A che per epatite B per le persone omosessuali.

Oltre il fatto assurdo che in Italia la vaccinazione per l’epatite A non è gratuita per le persone a rischio, è doveroso sottolineare anche un altro concetto: sono pochissimi i clinici che, nel momento in cui si trovano davanti una persona che ha contratto un’infezione causa comportamenti omosessuali o comportamenti sessuali in generale non protetti (quindi HIV, per esempio), consigliano una vaccinazione per le epatiti A o B. La domanda sorge spontanea: perché?

Come mai i clinici in modo automatico non danno questo tipo di indicazione alle persone? Per non parlare poi delle modalità con cui queste vaccinazioni vengono svolte in alcuni casi. E’ importante in questo caso avere una buona informazione, per avere un luogo protetto dove poter ricevere consiglio e assistenza sul da farsi, ed evitare di mettersi a girare per uffici, con esami fotocopiati, ricette da malattie infettive, ecc. Per fare la vaccinazione per l’epatite B, basta andare all’Ufficio di Igiene Pubblica della propria AUSL; è anche possibile prendere informazioni telefonicamente in maniera anonima, anche rivolgendosi alle tante associazioni che si occupano di prevenzione e di tutela della persone sieropositive. Ne trovate i recapiti anche sulla guida di Gay.it.