CROI 2024 – PROGRAMMA

Il programma include workshop preliminari che contestualizzano gli ultimi sviluppi della ricerca. Il requisito principale per la partecipazione ai workshop è stato quello di evidenziare se i lavori siano stati elaborati in popolazioni specifiche. Tra quelli in programma vi sono circa 100 o più studi su adolescenti, persone che fanno uso di droghe e uomini o donne transgender. Più di 200 riguardano MSM e bisessuali e più di 250 riguardano donne e ragazze.

Alcuni studi, anche se accettati alla conferenza, potrebbero aggiungere poche novità, mentre altri, invece, a causa della lunghezza, riporteranno risultati provvisori, 

Alcuni dei temi principali sono accennati in quanto anche i titoli delle presentazioni e dei simposi sono sottoposti a embargo. 

Come in tutte le conferenze, l’ampiezza e la diversità delle ricerche sono importanti tanto quanto le notizie che verranno riportate, a volte prima che i risultati definitivi siano stati presentati. Altre volte ne scopriremo i dettagli post hoc, in metanalisi, nell’arco dell’anno. 

Quest’anno il programma online per i delegati che seguono da remoto non è completo fino a dopo la fine della conferenza stessa. 

 

Temi principali e notizie

L’apertura prevede una panoramica della ricerca sui vaccini contro l’HIV da parte di Barney Graham e un appello per porre fine ai nuovi casi di HIV pediatrico da parte di Dorothy M’bori-Ngacha. 

Sottolineiamo che la Martin Delaney Lecture sarà tenuta da Frank Mugisha, un attivista ugandese che vive negli Stati Uniti, il quale darà un tono politico alla conferenza. Infatti, la legge sull’odio LGBT+ approvata in Uganda lo scorso anno ha smantellato decenni di risposte pionieristiche all’HIV di un paese che tra i primi aveva raggiunto un controllo della viremia comunitaria invidiabile. 

L‘Uganda rappresenta ora il Paese dell’odio e della vergogna, come noi stessi CTS Sez. M abbiamo indicato in un documento condiviso al Presidente della Repubblica Mattarella. 

La revoca dei diritti ai cittadini LGBT+ ha scollegato il paese dai finanziamenti internazionali e lo ha isolato dai programmi sanitari internazionali. L’appello all’attivismo globale non è mai stato così visibile a livello internazionale. 

Ricerca di nuovi farmaci

Molti studi includeranno i primi risultati su potenziali nuovi farmaci, con una chiara enfasi ai farmaci ad azione prolungata. Questi includono farmaci orali che possono essere assunti settimanalmente, iniezioni a lunga durata d’azione somministrate ogni quattro, sei o 12 mesi e un nuovo nome per le formulazioni sperimentali “a lunga durata d’azione” di dolutegravir, bictegravir e cabotegravir.

Molti saranno gli studi su lenacapavir, già approvato per le persone con resistenza ad altri antiretrovirali, anche in nuove combinazioni duali.

Altri composti nelle prime fasi di sviluppo includono una nuova versione di islatravir (MK-8527), GS-1720 (un INSTI orale settimanale), inibitori della maturazione VH3739937 e GSK3640254, GS-5894 (NNRTI una volta alla settimana) e GS-9770 (un inibitore della proteasi).

Ci siano anche quest’anno risultati sugli anticorpi neutralizzanti (bNAb) utilizzabili sia per il trattamento che per la prevenzione dell’HIV. Alcuni di essi includeranno nuove combinazioni duali in cui i farmaci già in commercio sono abbinati a bNAb a lunga durata d’azione.

Iniezioni a lunga durata d’azione con CAB-LA

Già approvato come trattamento in combinazione con rilpivirina-LA e come PrEP in alcuni paesi, saranno presentati studi su questa combinazione iniettabile dell’inibitore dell’integrasi a lunga durata d’azione.

Previsti anche nuovi studi sull’accesso, su  predittori di rebound virale, nuove formulazioni e somministrazione in popolazioni specifiche, tra cui i bambini e gli adolescenti.

Prevenzione dell’HIV

È probabile che molti studi sulla prevenzione dell’HIV riportino aspetti della PrEP (e alcuni, forse, sulla PEP). Riguarderanno l’efficacia della PrEP già conosciuta e la ricerca in corso su diverse formulazioni, tra cui iniezioni e impianti più durevoli, una doccia rettale e forse nuovi modi di utilizzare la PrEP, più basati sull’evidenza che sulla scienza.

Prevenzione delle IST

L’uso di antibiotici per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili con DOXY PEP, rappresenterà un aspetto importante da affrontare con altri problemi relativi alla salute sessuale, ma anche sull’effetto inquinante della doxiciclina che si espelle per via renale.

Complicanze e gestione dell’HIV

Molti studi esamineranno le complicanze della gestione dell’HIV, soprattutto dell’infiammazione cronica e della ricostituzione immunitaria in chi scopre di avere l’HIV tardivamente e gli effetti cardiovascolari del lungo periodo nelle persone adulte che devono affrontare l’invecchiamento che in presenza del virus avviene in modo precoce. 

L’anno scorso a CROI lo  studio REPRIEVE ha riportato i benefici di  un uso precoce delle statine e quest’anno potrebbe aggiungere ulteriori risultati e raccomandazioni in seguito alla pubblicazione delle nuove linee guida statunitensi sull’uso delle statine sia per abbattere i livelli di colesterolo che come farmaco antinfiammatorio in presenza di HIV.

Nel 2023 lo studio ANCHOR ha riportato i benefici dello screening per il cancro anale e quest’anno è probabile che altri studi riportino i rischi di prevalenza più elevati nelle persone che vivono con l’HIV.

Altre complicanze riguarderanno la resistenza ai farmaci con trattamenti più recente, in diversi paesi e popolazioni.

Cambiare ART, studi relativi alla cura, bambini, donne e altro ancora

Leggeremo studi su coloro che cambiano trattamento per gestire o evitare gli effetti collaterali e di come alcune combinazioni approvate per lo switch vengono ora utilizzate come terapia di prima linea. Lo switch può diventare un criterio di pratica clinica, dato che la ricerca, con tanti passi avanti è riuscita a fermare il virus, ma non a prevenire gli effetti collaterali.

Altri studi riporteranno ricerche relative alla cura, preoccupazioni sui sintomi neurologici, con forse più di un centinaio di studi su molti aspetti dell’assistenza pediatrica e della salute delle donne.

CROI continua a parlare di SARS-CoV-2 e COVID-19, con quasi il 20% degli studi in programma.

Molti riguarderanno la storia naturale, il Long-COVID, la risposta ai vaccini, i trattamenti, ecc. Sebbene molti di questi non siano direttamente correlati all’HIV, alcuni copriranno le complicanze della coinfezione in presenza di HIV.

Gli studi sul mpox riguarderanno le epidemie dello scorso anno e i risultati di potenziali trattamenti, tra cui tecovirimat.

I rapporti da CROI

Nadir cercherà di fornire la miglior copertura per una conferenza complessa che è annualmente la pietra miliare della scienza, della terapia, della patogenesi, la fonte del cambiamento, anche in un Paese come l’Italia ove un nuovo farmaco può permettersi di arrivare dopo oltre 18 mesi dalla sua approvazione europea.