CROI – 2 NUOVI FARMACI DI 2 NUOVE CLASSI – MARAVIROC E RALTEGRAVIR

Maraviroc (anti CCR5) e Raltegravir (MK 0518-inibitore dell’integrasi), questi i loro nomi. Gli studi presentati sono su pazienti pre-trattati e con resistenze. Entrambi i farmaci sembrano potenti, sicuri e tollerabili (dati a 24 settimane). Ricordiamo in questa sede che essi sono anche in studio su pazienti naive.

MARAVIROC – MOTIVATE 1 e 2 sono i nomi degli studi di fase IIb e III di Pfizer sull’antagonista del CCR5 che, ricordiamo, ha ricevuto sia in Europa che in USA il cosiddetto “fast track”, ossia la possibilità di essere approvati più velocemente rispetto ai tradizionali tempi. Presentati in questa sede i dati a 24 settimane, proprio quelli che hanno consentito questo percorso. Rispetto al placebo, in presenza di un background terapeutico ottimizzato, è doppia la percentuale di pazienti che hanno raggiunto “carica virale < 400 cp/mL” rispetto al placebo. Oltre il doppio anche il guadagno in termini assoluti dei CD4, sempre rispetto al placebo. La riduzione media della carica virale in tutte le tipologie di pazienti (HIV RNA > o < di 100.000 cp/mL al basale) è stata di 2 log. Nessuna preoccupazione in termini di sicurezza.

Complementi in inglese

Patients received Maraviroc 150 mg once daily or 150 mg twice daily or placebo + optimized background therapy (OBT). Baseline CD4 were 150 and viral load was 4.8 logs. 43% of patients also took Fuzeon, and 70% of patients had 2 or less active drugs in their regimen. Viral load reductions were -1.95 log in the Maraviroc twice daily group, -1.82 log in the Maraviroc once daily group, and -1.03 in the placebo + OBT group. 60% had <400 c/ml vs 31% in the placebo group, so Maraviroc achieved about double the percent <400 compared to placebo. 42-48% taking Maraviroc achieved <50 copies/ml compared to 24% for placebo, again double. CD4 count increase was 110 for Maraviroc vs 50 for placebo. They reported similar viral load reductions for patients with below or above 100,000 c/ml at baseline, about 2 logs. In terms safety and adverse events the drug appeared relatively safe and tolerable with no particular outstanding concerns. There were no concerns reported regarding cancers and liver enzymes did not appear to be an issue. These were the results for Motivate 1, and results for Motivate 2 were very similar.

RALTEGRAVIR [MK 0518] – BENCHMARK 1 e 2 sono i nomi degli studi di fase III di Merck sull’inibitore dell’integrase. Presentati in questa sede i dati a 24 settimane. Ancora, rispetto al placebo ed in presenza di un background terapeutico ottimizzato, è doppia la percentuale di pazienti che hanno raggiunto “carica virale < 400 cp/mL e < 50 cp/mL” rispetto al placebo. Il doppio anche il guadagno in termini assoluti dei CD4, sempre rispetto al placebo. La riduzione media della carica virale è stata di 2 log nel braccio con MK 0518 rispetto a solo 1 log nel braccio con placebo. Nessuna preoccupazione in termini di sicurezza. Questa molecola dovrebbe essere approvata dalle autorità americane entro l’anno 2007.

Complementi in inglese

Patients were highly treatment-experienced and received MK-0518 400 mg twice daily vs placebo + OBT. Baseline CD4 was 150 and viral load 30,000-40,000. After 24 weeks, 77% receiving MK518 achieved <400 c/ml vs 34% for placebo + OBT, again about double. 62% achieved <50 cp/ml for patients receiving MK518 vs 33% for placebo + OBT, again double. Viral load reduction was about 2 log and CD4 increase about 100 for MK518 vs for placebo 50 CD4 increase & 1 log decrease in viral load. For patients who received MK518 plus Fuzeon and TMC114, and were naive to these 2 drugs, 98% achieved <400 c/ml at week 16. For patients who received Fuzeon and MK518, and were naive to Fuzeon, 90% achieved <400 copies/ml. For patients who received TMC114 & MK518, and were TMC114 naive, 90% achieved <400 c/ml. These achievements were much better than patients who received OBT + placebo. For patients with no active drugs in background 61% receiving MK518 achieved <400 c/ml. For patients with 1 active drug 78% achieved <400, and for patients with 2 or more active drugs 87% achieved <400. patients with <100,000 c/ml at baseline, 88% achieved <400 and for patients with >100,000 64% achieved <400 c/ml. For patients with <50 CD4 at baseline 63% achieved <400, for patients with 50-200 CD4s 86% achieved <400, and for patients with >200 CD4s 88% achieved <400. The safety and tolerability of MK518 also appeared good with no apparent issues in side effects or adverse events.

PRIMO COMMENTO: Seppur nel breve periodo (24 settimane), gli studi sono decisamente promettenti. Certo è che si apre un mondo tutto da scoprire: Nuove resistenze? (soprattutto per gli inibitori dell’integrase…già hanno presentato farmaci di questa classe che in vitro sarebbero “di seconda generazione”). Nuove tossicità? Nel brevissimo sembra tutto tranquillo…ed in fondo, mai sembra più opportuno un commento del tipo “chi vivrà vedrà”, come in questo caso (sigh!…soprattutto da parte dei pazienti). Ma tutti quanti abbiamo imparato che sulle tossicità bisogna attendere tempo prima di “deliberare”…a volte tanto tempo…come ci ha insegnato proprio questo CROI su efavirenz.

L’anti-CCR5 ha ricevuto un percorso accelerato: si prevede un commercio nel nostro paese all’inizio del 2008. L’accesso allargato alla molecola in Italia è pronto (in un paio di mesi) a partire. Il programma di Pfizer in proposito sembra solido e capillare. Dispiace che, seppur non si abbiano al momento notizie di percorsi accelerati anche per l’MK 0518, la Merck non riesca a garantire un accesso allargato “dignitoso”. Sono solo 70 (al momento) i trattamenti riservati al nostro paese e, tra l’altro, lo studio di fase IIIb in proposito è ancora “abbastanza arenato”. Quello che si chiede è solamente “un numero dignitoso”.