Un italiano guida un importante test sul vaccino

Sotto la guida dell’immunologo italiano Giuseppe Pantaleo, prendera’ il via lunedi’ prossimo a Losanna una fase decisiva per sperimentare sull’uomo un nuovo vaccino contro l’aids.Una dozzina di volontari si sottoporranno presso l’ospedale universitario di Losanna (Chuv) ad una prima iniezione del nuovo candidato vaccino, seguita da un’altra somministrazione quattro settimane dopo. Lo stesso test sarà condotto parallelamente su altri 12 volontari presso il Mary’s Hospital, Imperial College di Londra. Se i risultati saranno positivi, il progetto passerà alla fase successiva, con un test su piu’ ampia scala, a Losanna, Londra ed in altre città europee. I volontari che partecipano allo studio sono uomini e donne tra i 18 ed i 55 anni, sieronegativi ed in buona salute. Non fanno parte dei cosiddetti ‘gruppi a rischio’ ed hanno subito una severa selezione. ”Il vaccino è sicuro. Infatti – spiega il professor Pantaleo responsabile della Divisione immunologia e allergia del Chuv – non iniettiamo il virus Hiv ‘vivo’ ma solo parte del virus sintetizzato in laboratorio”. Nel corso della prima fase dello studio, l’accento sarà posto sulla sicurezza e la tolleranza, ”ma avremo anche indicazioni sulla capacità del vaccino di stimolare il sistema immunitario. I dati – ha spiegato Giuseppe Pantaleo – non saranno pero’ statisticamente significativi dato il numero limitato di persone che prenderanno parte alla fase sperimentale. Un bilancio è però previsto per la fine 2003-2004 e se i dati saranno confortanti si passerà ad uno studio di fase II, con un numero maggiore di volontari e durante il quale il vaccino sara’ testato in combinazione con altri. Se anche questo secondo studio avrà dati promettenti si passerà ad un esperimento con un numero maggiore di persone. Ma per giungere alla fase III dello studio (vaccinazione delle popolazioni ad alto rischio) ci vorranno tre-quattro anni”, ha precisato Pantaleo. Attualmente, ”ci sono tra 20 e 25 tipi di vaccini diversi testati nel mondo”, ha aggiunto prima di sottolineare le particolarità del vaccino sperimentato a Losanna e a Londra: il tipo di vettore virale, iniettato per la prima volta nell’uomo, ed il fatto che esprima le quattro principali proteine del virus. Infine si tratta del primo studio eseguito per il sottotipo C del virus Hiv, molto diffuso in Cina e in Sudafrica. Battezzato NYVACC, il vaccino sperimentato a Losanna e a Londra è stato sviluppato dal consorzio europeo EuroVacc, finanziato dall’Unione europea. La sua messa a punto ha coinvolto oltre 100 investigatori di otto paesi (Germania, Spagna, Francia, Olanda, Italia, Regno Unito, Svezia e Svizzera). Le Nazioni Unite stimano in circa 42 milioni le persone colpite dal virus dell’Hiv nel mondo.