Sars, a Hong Kong si cambia terapia

Il trattamento comunemente usato, composto da steroidi e ribavirina, ha creato numerosi problemi. Ora I dottori di Hong Kong rivedono la terapia anti-SARS dopo una serie di controindicazioni insorte nei malati e provano cure diverse da somministrare in 3 fasi.Finora il trattamento comunemente usato contro il coronavirus era costituito da un cocktail di farmaci composto da steroidi e ribavirina, un potente antivirale. Ma ora i ricercatori dell’universita’ dell’ex colonia britannica hanno scoperto che la somministrazione di steroidi nelle prime due settimane di trattamento non aiutano a sconfiggere il virus ma invece aumentano i rischi di effetti collaterali indesiderati. I primi dubbi sull’efficacia di questo approccio erano balenati tra gli esperti di fronte al crescente numero della mortalita’ per polmonite atipica. A questo punto le conclusioni dei medici optano per una terapia adattata a ”una malattia in tre stadi. Il primo e’ rappresentato dall’ingresso del virus nell’organismo e dalla sua replicazione. E in questa fase – spiegano – i farmaci anti virali possono essere d’aiuto, mentre gli steroidi non servono a niente. Il secondo ‘gradino’ della SARS e’ rappresentato dalla reazione del sistema immunitario umano che amplifica i suoi sforzi per combattere il virus e cosi’ facendo, pero’ produce anche i danni ai polmoni. E’ allora – continuano i ricercatori – che vanno usati gli steroidi, per ridurre l’attivita’ del sistema immunitario e ridurre il danno”. Infine la terza fase, raggiunta da circa il 20% degli infetti, quella chiamata in gergo ”fase di distruzione polmonare”. Il trattamento da somministrare a questi pazienti prevede ”la respirazione assistita in reparti di terapia intensiva. Anche se in molti casi l’esito e’ mortale”. Il governo di Hong Kong sembra aver preso molto sul serio i risultati di questa ricerca, tanto che nella stessa giornata di oggi il segretario alla salute, E.K. Yeoh, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa che ”sulla base di questi dati il trattamento dei pazienti affetti da polmonite atipica sara’ cambiato, dilazionando la somministrazione di steroidi e aggiungendo un altro farmaco alla cura per aiutare la ribavirina a bloccare la replicazione del virus”. In questo modo si spera di poter ridurre gli effetti collaterali dovuti agli steroidi e contribuire a una maggiore sopravvivenza dei malati.