REPORT della RIUNIONE ECDC, AUTORITÁ SANITARIE E COMUNITÁ
DEI PAESI EUROPEI

Obiettivo: condividere le informazioni tra le parti interessate europee sull’epidemia di Monkeypox, con particolare attenzione ai messaggi di comunicazione per gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini.

 Agenda

  • Aggiornamento ECDC sulla Valutazione del Rischio di Monkeypox
  • Riflessioni cliniche dal Regno Unito (Sanjay Bhagani)
  • Riflessioni dal Portogallo (Margarida Tavares)
  • Prospettive per la Community (Will Nutland)
  • Discussione

 Presenti circa 400 persone, tra di esse ho notato il Dr. Antinori, la D.ssa Caraglia.

Le slides che ci ha inviato il Dr. Antinori sono molto esaurienti e dobbiamo notare che la pronta reazione dei sistemi sanitari europei ci ha messo in condizione di seguire l’infezione fin dall’inizio dei primi casi rilevati con diagnosi certa. Se ne suggerisce una attenta lettura.

 

Chi è più a rischio

Riporto qualche osservazione rilevata nel parlato che emerge sfumata dalle slides: le età rilevate tra le persone contagiate vanno dai 27 ai 71 anni e le persone maggiormente colpite sono state MSM. Il maggior rischio di contagio si rileva tra gli operatori sanitari che agiscono senza precauzioni, quelle immunocompromesse anche a causa di farmaci immunosoppressori e coloro che vivono in paesi ove non vi è diagnostica adeguata.

 

Manifestazioni

Si tratta di una patologia non estremamente contagiosa con uno scarso rischio di eventi mortali (al momento), ma che presenta oltre alle lesioni cutanee ai genitali e in genere sulla pelle con forte prurito ed effetti sistemici quali astenia, dolore muscolare, febbre >38°, mialgia.  Riscontrati anche alcuni casi di coinfezione con clamidia e gonorrea, anche se non può essere definita una patologia solo a carattere sessuale, in quanto anche la convivenza familiare può comportare rischi aggiuntivi. Da ciò deriva anche la necessità di applicare criteri di contact tracing e di isolamento nei casi con diagnosi confermata di monkeypox.

 

Prevenzione e cura

Non è ancora confermato l’effetto di copertura preventiva che può derivare dai vecchi vaccini derivati dal virus bovino, mentre appare più efficace il vaccino per lo smallpox, perché non presenta effetti collaterali, ma non vi è la capacità di diffonderlo su tutto il pianeta a breve. Come terapia, anche se prematuro dire che sia valido per tutti gli individui, l’antivirale Tecovirimat bis in die orale, può favorire la guarigione.

 

Epidemiologia

Il contagio avviene per convivenza, quindi per rapporti sessuali e per contatto con gli animali infetti tra cui anche quelli domestici che sono stati in contatto con il virus di altri animali. Il periodo di osservazione è breve (dal 9 maggio) e quindi è difficile definire la dimensione del problema e se vi sia una popolazione target.

 

La collaborazione della Community

Le autorità europee temono si possa essere di fronte alla punta dell’iceberg e suggeriscono la massima cautela e l’inizio di campagne community based. Non gradevole ascoltare un vecchio ritornello riemerso nella riunione di oggi in cui si è detto come negli anni 80, che l’unica vera arma è non avere rapporti sessuali. Suggeriti strumenti di informazione veloci quali WhatsApp, i siti di incontri, i social e entro poche settimane ECDC ci riunirà nuovamente per gli aggiornamenti per aiutare la community a fornire messaggi mirati alla popolazione.

 

Il Ministero della Salute sta elaborando una circolare in proposito e per noi associazioni presenti nel CTS sarà fondamentale. Ci auguriamo sia pubblicata al più presto per affrontare una eventuale epidemia con strumenti conoscitivi e misure adeguate.

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Filippo von Schlösser

Nadir

24 maggio 2022