Regione Lombardia: niente sostegno a Milano Check Point

Il Primo Dicembre, 32° Giornata Mondiale AIDS, l’assessore Giulio Gallera nega l’aiuto all’associazione che offre servizi gratuiti ai cittadini quali Test HIV e sifilide e il percorso per assumere la PrEP. Proprio oggi che è dimostrato quanto sia importante sottoporsi al test e fare terapie di prevenzione, mentre in Italia vi sono 130 persone con HIV, oltre ad un inestimabile sommerso.
La Lombardia rimane la regione con il maggior numero di nuove diagnosi, con 544 casi nel 2019, e Milano la città con l’incidenza più alta (6,5 casi ogni 100.000 abitanti).

 Con un gesto solo, Gallera da due schiaffi: uno alla popolazione e uno ai servizi di supporto alla Sanità. “L’associazione – riporta Daniele Calzavara, coordinatore del Milano Check Point – dovrà ricorrere a fondi privati, per garantire servizi essenziali alla cittadinanza. Ennesimo esempio di come la società civile sia lasciata a sé stessa da regione Lombardia.”

La minoranza PD presso il consiglio regionale, aveva promosso un’interpellanza a firma della consigliera Paola Bocci dal titolo ”Sostegno a Checkpoint Milano, centro dedicato alla tutela della salute sessuale”, con l’obiettivo di destinare dei fondi al Milano Check Point, per sostenere le azioni concrete sul territorio e per permettere l’acquisto dei test, come già avviene in Emilia Romagna nei confronti del Check Point di Bologna. Ma  Gallera ha risposto di no adducendo che esistono già i centri MTS, ignorando che i centeri MTS, a causa del Covid, hanno dimezzato gli appuntamenti, aumentando di conseguenza il sommerso.

Che cosa è il check point
E’ un centro necessario e contiguo con i percorsi tradizionali che non sempre danno risposte in tempi brevi aggravando il fglusso di lavoro ospedaliero. Altre regioni sostengono finanziariamente i Check Point e la Regione Lombardia più di un anno fa aveva accolto la richiesta del Consiglio che si era espresso a favore del supporto.

Con il patrocinio del Comune di Milano nel 2019 – da un progetto comune delle associazioni Anlaids sez. Lombarda, ASA Milano Onlus, CIG – Arcigay Milano Onlus, Fondazione LILA Milano Onlus e NPS Italia Onlus- nasce l’associazione Milano Check Point per scavare nel sommerso delle infezioni da HIV, e arrivare a diagnosticare quell’utenza più fragile che ancora oggi non va in ospedale per paura, e ha bisogno di un setting extra-ospedaliero e più friendly.

Milano Check Point offre numerosi servizi: sono test rapido per HIV e sifilide e sportello PrEP, la profilassi pre-esposizione da HIV. Ad oggi la risposta della cittadinanza è straordinaria, con quasi 3000 accessi per i test di screening, e più di 300 utenti seguiti per la PrEP (primo centro italiano per numero di utenti). L’utenza è composta soprattutto da giovani e giovanissimi, provenienti da Milano e dalle altre province lombarde, e dal punto di vista epidemiologico, fare diagnosi di HIV, sifilide o altre infezioni sessualmente trasmesse, vuol dire creare percorsi di cura per il singolo e benefici per la collettività.

Nel momento di emergenza sanitaria a causa del covid-19, l’HIV rimane dimenticato, e continua a diffondersi. È’ sempre più complicato recarsi presso le strutture sanitarie, esautorate dall’emergenza, ma il Check Point rimane aperto, e aiuta la popolazione con test HIV e PrEP.

L’associazione è senza scopo di lucro, tutti i servizi che offre sono anonimi e gratuiti. Per salvaguardare il futuro e l’implementazione di servizi, c’è bisogno di un sostegno economico che la Regione nega.

MILANO CHECKPOINT
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