Gli USA cercano di vietare raves e live music

Al Congresso degli Stati Uniti verranno presentate due proposte di legge che mirano a proibire i rave e i concerti dal vivo e a sbattere in galera gente innocente. Se verranno approvate, diventerà estremamente difficile organizzare raves o concerti dal vivo. Tutte le scene musicali verrebbero colpite, dal rock all’hip hop, dal country alla musica elettronica. E in conseguenza di queste leggi molta gente senza colpa potrebbe essere sbattuta in galera per violazioni della legge commesse da altri. I due disegni di legge sono il RAVE ACT (H.R. 718) e il CLEAN-UP ACT (H.R. 834). Entrambi potrebbero essere approvati a breve, entro la fine dell’anno. Il RAVE ACT permetterebbe al governo di punire proprietari e organizzatori per qualsiasi violazione di legge in materia di droghe che venga commessa dalla gente presente ai raves o alle feste – anche se gli organizzatori non c’entrano niente e invitano a non far uso di sostanze. Se ciò accadesse ovviamente i proprietari di club o sale da concerti smetterebbero di organizzare serate per il rischio che qualcuno del pubblico possa essere beccato a far uso o a vendere sostanze. Con il CLEAN-UP ACT l’organizzazione di raves o concerti che possano attirare gente che fa uso o che vende droghe diventa un crimine federale punibile con 9 anni di prigione. La volontà da parte degli organizzatori di informare sull’abuso di sostanze e di scoraggiarlo non viene minimamente presa in considerazione dai progetti di legge. Così come non viene considerato il fatto che la maggior parte dei partecipanti ad eventi di questo tipo viene per la musica, non per le droghe. Se il RAVE ACT e il CLEAN-UP ACT diventeranno legge, il Congresso avrebbe a quel punto gli strumenti per vietare raves e concerti, così come qualsiasi evento che possa attirare tra gli altri anche consumatori di droghe (in pratica qualsiasi evento che possa attirare molta gente).