FONDAZIONE NADIR – A RISCHIO LA SALUTE DELLE PERSONE CON HIV/AIDS

Da una indagine capillare della Fondazione Nadir effettuata su 141 centri per la cura dell’HIV/AIDS, emerge che il 55% di essi non ha a disposizione la diagnostica necessaria per scegliere le terapie corrette.

Tutte le linee guida internazionali per la cura dell’HIV/AIDS
indicano come standard per la scelta della giusta terapia antiretrovirale
l’effettuazione del test di resistenza. Questo test aiuta a comprendere quali
farmaci debbano essere utilizzati, soprattutto In Italia, ove recenti dati di
sorveglianza epidemiologica confermano prevalenze di ceppi resistenti superiori
al 10% (SPREAD Programme – J Infect Dis. 2005 Sep 15;192(6):958-66).

L’indagine della Nadir ha riscontrato che dei 141 centri clinici considerati, 78
di essi (55%), per varie ragioni, non dispongono di questo tipo di diagnostica.
In 41 di questi ultimi, il test viene mandato ad altri centri, ma in 37, per
mancanza di risorse, il test non viene effettuato. Dei 63 centri che inseriscono
il test di resistenza tra gli esami (quasi sempre il “genotipo”, in rarissimi
casi il “fenotipo” e/o il “fenotipo virtuale”), pochissimi di essi lo effettuano
all’inizio della terapia, quasi tutti solo in presenza di fallimento
terapeutico. In alcune regioni, poi, questo test è un miraggio. Non da ultimo il
problema dell’interpretazione, che esige medici esperti e non improvvisati.

“Una situazione ai confini della realtà, che ci porta ad essere un fanalino di
coda tra i paesi occidentali”, commenta Filippo von Schloesser, Presidente della
Fondazione Nadir Onlus. “La preoccupazione che ci allarma di più è che in quei
centri in cui il test è disponibile, spesso le risorse per effettuarlo sono
ricavate da interventi specifici di aziende farmaceutiche che in molti centri
clinici, oltre a pagare i test, sostengono anche la formazione dei medici,
necessaria per la corretta interpretazione”, continua Simone Marcotullio,
Vice-Presidente della Fondazione. “Per fortuna che il settore privato interviene
direttamente per sopperire alla mancanza di fondi, ma possiamo andare avanti
così? E in quei centri dove il carico di pazienti è tale da non consentire
l’intervento delle industrie cosa accade? I pazienti sono lasciati alla deriva…”
conclude David Osorio, consigliere della Fondazione.

Il test di resistenza genotipico (il più economico) ha un costo medio tra i
250-350 euro, cifra corrispondente a circa 10 giorni di terapia antiretrovirale.
Uno studio (Sax PE, et al. Clin Infect Dis. 2005; 41:1316-1323) evidenzia come
la sua esecuzione e la sua corretta interpretazione migliora l’approccio
terapeutico aumentandone la probabilità di successo, consente la
personalizzazione dell’intervento farmacologico per arginare l’HIV e, non
ultimo, riduce i costi sia diretti derivanti dall’utilizzo di farmaci non
appropriati sia indiretti dovuti alla gestione della malattia in fase avanzata.

QUANDO E’ RACCOMANDATO IL TEST DI RESISTENZA?

  • Nel paziente naive, ossia prima di iniziare la
    prima terapia.

  • Durante la terapia, quando accade «il fallimento
    virologico»
    , ossia quando la carica virale inizia a crescere, per
    valutare al meglio le scelte del nuovo regime farmacologico.

  • In donne in gravidanza.

  • In pazienti pediatrici.

  • Per “paziente origine”, in caso di trattamento
    PEP.

Mentre la vita delle persone con HIV/AIDS si allunga e la
quantità di persone con HIV/AIDS aumenta, le autorità sanitarie continuano a
discriminare una patologia già di per sé critica ed invalidante. I responsabili
di tale situazione forse ignorano che la patologia HIV/AIDS può avere ancora
esito mortale laddove non trattata adeguatamente e che il rischio di fallire la
terapia, per la mancanza di diagnostici e farmaci adeguati, costa
all’amministrazione pubblica molto di più dei farmaci e dei diagnostici stessi.

La Fondazione Nadir ha redatto una pubblicazione divulgativa per sensibilizzare
medici e pazienti sull’importanza dell’utilizzo dei test di resistenza, in
distribuzione diretta presso 100 centri clinici italiani di Malattie Infettive.
Si ringrazia Abbott SPA per il sostegno a questa iniziativa.

Per scaricare il PDF della pubblicazione segui questo link:


Capire le resistenze nell’HIV