Farmaci e vaccini viaggiano nei globuli rossi

Malattie ereditarie come la fibrosi cistica, ma anche gravi malattie respiratorie, infiammazioni e perfino l’Aids sono gia’ oggi i bersagli dei super-globuli ossi, trasformati in navette per trasportare in modo piu’ dolce ed efficace i farmaci nell’organismo.La tecnica, messa a punto in Italia da Mario Magnani, dell’universita’ di Urbino e’ stata finora sperimentata con successo su 50 pazienti, la maggior parte dei quali fra 17 e 24 anni. ”Ottimi i risultati finora ottenuti nella fibrosi cistica presso l’ospedale Bambino Gesu’ di Roma e nella Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo”, ha detto Magnani presentando i risultati a Padova, nella rassegna sulle biotecnologie Bionova. Nei pazienti con fibrosi cistica la tecnica dei globuli rossi-navetta ha permesso di ridurre della meta’, in alcuni casi di azzerare, i cicli di terapia con antibiotici, tanto che alcuni pazienti hanno chiesto di proseguire la terapia anche a sperimentazione conclusa. Buoni anche i risultati ottenuti contro la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Promettenti, ma ancora preliminari, i trattamenti relativi alla cura delle broncopneumatie croniche ostruttive (Bpca). ”Adesso – ha detto Magnani – stiamo ulteriormente perfezionando la tecnica in modo da far sembrare i globuli rossi precocemente invecchiati”. In questo modo e’ possibile scatenare contro di essi l’attacco dei macrofagi, le cellule spazzino del sistema immunitario che, catturandoli, trasporterebbero il farmaco direttamente nelle cellule immunitarie. Di conseguenza diventerebbe possibile aggredire in modo nuovo malattie che colpiscono le difese dell’organismo, come l’Aids o le infiammazioni e le malattie autoimmunitarie, come l’artrite reumatoide. ”E la stessa tecnica potrebbe essere utilizzata per veicolare dei vaccini”, ha detto Magnani. Questo nuovo approccio si sta gia’ sperimentando negli animali, dove si e’ ottenuta una buona protezione con dosi notevolmente piu’ basse di vaccino. La tecnica e’ stata utilizzata da Magnani, in collaborazione con il gruppo di Barbara Ensoli presso l’Istituto Superiore di Sanita (Iss), per la somministrazione del vaccino anti-Aids ideato dalla stessa Ensoli e diretto contro la proteina Tat, che controlla la replicazione del virus Hiv.

La tecnica: consiste nel prelevare il sangue dal paziente, dalla quale vengono estratti i globuli rossi. Questi vengono quindi immersi in una soluzione che li fa gonfiare come dei palloncini, rendendoli molto permeabili. In questo modo e’ facile far penetrare al loro interno il farmaco che si intende utilizzare. Quindi le cellule vengono trattate in modo da farle tornare alle dimensioni iniziali e reinfuse nel paziente. Complessivamente il trattamento richiede due ore ed e’ possibile grazie ad una macchina per l’autotrasfusione realizzata dall’azienda italiana Dideco, e della quale in Italia esistono soltanto tre esemplari, dal costo di circa 8.000 euro.