Conferenza Latina sulla Riduzione del Danno

Dal 22 al 24 maggio 2003 a Perpignan, Francia, si tiene la Seconda Conferenza Latina sulla Riduzione dei Rischi correlati all’uso di droghe. Si tratta del secondo appuntamento organizzato da ALIA, la rete sudeuropea sulla Riduzione del Danno (RdD) che coinvolge associazioni di quattro diversi Paesi dell’area meridionale dell’Europa (Francia, Spagna, Italia e Portogallo) e della quale fa parte Lila CEDIUS per l’Italia. CLAT è un momento d’incontro privilegiato per coloro che lavorano, a vario titolo, nell’ambito della Riduzione del Danno. Sede della Conferenza sarà il Palazzo dei Congressi “Georges Pompidou”, situato nel centro della città, e che può ospitare 1.000 partecipanti, con ampi spazi anche per esposizione di stands e poster. CLAT2 vede, per l’Italia, anche l’Istituto Superiore di Sanità e la Regione dell’Umbria come partner della Conferenza, mentre il Comune di Venezia parteciperà ai lavori come partner della rete ALIA. La prima edizione di CLAT si è svolta a Barcellona, nel novembre 2001. Dei 600 partecipanti previsti, la manifestazione ha in realtà accolto 750 persone provenienti da 21 Paesi della Comunità Europea e alcuni rappresentanti dell’America Latina e degli USA. In quell’occasione furono svariati i gruppi che hanno lavorato fianco a fianco: consumatori o ex-consumatori, gruppi di auto-aiuto, medici universitari o ospedalieri, farmacisti, ricercatori, avvocati e rappresentanti delle istituzioni. Gli obiettivi della Conferenza consistono nell’individuazione delle iniziative e delle azioni intraprese nei Paesi dell’Europa meridionale per una Politica di Riduzione del Danno correlati all’uso di droghe; nel confronto fra gli attori e le loro esperienze; nella promozione delle azioni comuni e nella valutazione delle specifiche situazioni politiche che condizionano le iniziative nei diversi Paesi coinvolti. CLAT2 si pone anche l’obiettivo di elaborare un manifesto comune della RdD. Il modo in cui i consumatori di stupefacenti sono percepiti dalla società civile, l’organizzazione delle città, la mutazione dei contesti, le nuove sostanze e le nuove pratiche d’uso sono tra i temi in discussione dalla Conferenza. I Paesi dell’Europa Meridionale sono accomunati in termini culturali: le relazioni familiari, il rapporto con il piacere e la sofferenza, la geopolitica degli stupefacenti, la storia dei fenomeni migratori, le religioni. CLAT2 si propone di individuare le specificità della riduzione del danno nei Paesi dell’Europa meridionale e di sviluppare delle prospettive di scambio e collaborazione. La prima fra le similitudini consiste nella forte proporzione di consumatori di sostanze stupefacenti e nella vasta diffusione del virus dell’AIDS e dell’epatite. Se la riduzione del danno ha permesso di arginare la diffusione dell’HIV, non si puo’ dire lo stesso per il virus dell’epatite C. Ma l’Europa meridionale è anche il luogo in cui la dinamica dell’auto-aiuto è più vivace. Come pure quella dei gruppi attivi sul terreno, in contatto con i consumatori più marginalizzati, per offrire loro un «aiuto alla sopravvivenza » secondo l’espressione elvetica. Le tematiche affrontate nella Conferenza saranno quelle relative a: Hiv/Aids, Epatiti, Trattamenti sostitutivi, Programmi di scambio di siringhe, Interventi in ambito carcerario, Gruppi di auto-aiuto. La CLAT2 porrà particolare attenzione a: droghe legali, altre condotte a rischio – sport, gioco, sesso non protetto, commercio illecito, mobilità, migrazioni e consumo di droghe, specificità legate alle identità di genere, prescrizione di oppiacei, sale per iniezione, cocaina, droghe di sintesi, analisi delle sostanze, opinione pubblica e media, città e regioni in movimento, costruzione storica della RdD in ogni paese, Prima linea, contrasto della violenza e del burn-out nelle equipes di operatori. Il programma della CLAT, scaricabile dall’indirizzo www.clat2.com è strutturato perché la Conferenza sia un momento di partecipazione per tutti coloro che lavorano o sono interessati al tema della Riduzione del Danno. Lo scopo dell’evento non è l’accumulo del maggior numero possibile di esposizioni scientifiche, ma di riuscire a far condividere delle esperienze di lavoro, discutere delle pratiche. Gli scambi avranno forma svariata, un misto di gruppi di lavoro, di ateliers, sessioni satellite e sedute plenarie riservate agli attori cruciali. Parallelamente e in modo permanente durante la Conferenza, le organizzazioni non governative e le istituzioni presenteranno le loro attività su stands, in locali appositamente preposti. Spazio agli scambi tra individui, sessioni intervallate l’una dall’altra, presenza di spazi relax: la Conferenza di Perpignan nasce anche con l’intento di lasciare tempo e spazio libero alla discussione informale. Le lingue ufficiali della Conferenza sono quelle dei quattro paesi fondatori, lo spagnolo, il francese, l’italiano e il portoghese.

Come iscriversi: le informazioni necessarie si trovano presso il sito www.clat2.com