Usa ottimisti sulla lotta all’Aids in Africa

Il segretario della Sanità americano ha concluso un viaggio in Africa per promuovere la prevenzione nella lotta all’Aids, e dice di essere ottimista sul fatto che le risorse per combattere il virus arrivino dalle compagnie commerciali nei prossimi anni.Tommy Thompson ha visitato Botswana, Zambia, Kenya e Uganda, fermandosi a Nairobi per lanciare una partnership fra il mondo degli affari e un progetto sull’Aids sostenuto dagli Usa, progetto che ha l’obiettivo di incoraggiare le grandi compagnie a finanziare la battaglia alla malattia nei Paesi in via di sviluppo. “In base a quello che abbiamo visto non ho dubbi che quelle risorse arriveranno e che arriveranno molto rapidamente”, ha detto Thompson ieri sera nel corso di una conferenza stampa a Entebbe, 40 chilometri dalla capitale ugandese. “Ci aspettiamo di fare grandi progressi in quella direzione in 12-18 mesi … A questo viaggio dò dieci in una scala da uno a dieci, tutti ne escono con una nuova prospettiva sul problema”. La partnership mette insieme il Fondo globale per la lotto contro l’Aids, la tubercolosi e la malaria, sostenuto dall’Onu, e la Coalizione per il business globale sull’Aids, che include quasi 130 società internazionali. Nove compagnie hanno già assicurato che impiegheranno le loro risorse nei Paesi poveri in cui operano, anche se non ci sono dettagli su quanto investiranno. Membri della folta delegazione di funzionari americani e imprenditori in visita in Africa con Thompson hanno detto che il continente – dove si stima che ci siano 26,6 milioni di persone fra sieropositivi e malati di Aids – ha chiaramente bisogno di più farmaci e infrastrutture migliori Il Fondo Globale è stato istituito nel 2001 dalle Nazioni Unite e dai Paesi ricchi del G8. Aids, tubercolosi e malaria uccidono ogni anno quasi sei milioni di persone, per lo più nei paesi poveri.