Prima «foto segnaletica» del virus Hiv

Lo riferisce la rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. La scoperta potrebbe suggerire nuove idee per un vaccino.Ci sono riusciti con tecniche particolarmente sofisticate scienziati della Florida State University che così hanno potuto descrivere per la prima volta in dettaglio la superficie dell’involucro virale puntando l’attenzione su una proteina con cui il virus attacca il sistema immunitario umano.

Il coordinatore della ricerca Kenneth Roux ha spiegato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences che questo è un traguardo importante perché potrebbe suggerire agli esperti nuove idee per un vaccino. Facendo scansioni con un microscopio elettronico e con la tomografia, Roux ha ottenuto 30 immagini che poi ha combinato insieme arrivando ad una struttura tridimensionale completa del virus.

Studiandola ha trovato innanzitutto che la proteina «GP120» dell’involucro virale che serve all’Hiv per attaccare il sistema immunitario umano è costituita da tre subunità identiche unite a formare un’elica come quella che spinge le barche a motore. Inoltre, diversamente da quanto ipotizzato finora, la gp120 è saldamente legata alla superficie interna del virus e numericamente non molto abbondante.

La proteina gp120 potrebbe essere la molecola chiave per formulare un vaccino, riferisce Roux che da anni lavora alla messa a punto di vaccini anti-Hiv e che lo scorso giugno ha annunciato la scoperta di una struttura anticorpale unica che colpisce il virus attaccandosi alla maschera di molecole di zucchero con cui l’Hiv si ricopre per nascondersi al sistema immunitario umano.

«Le nostre scoperte hanno importanti inoltre implicazioni per migliorare la nostra comprensione su alcuni aspetti del virus – dichiara Roux – come il suo assemblaggio, i suoi meccanismi di attacco al sistema immunitario e fuga dagli anticorpi.