Case alloggio contro la campagna del ministero

Il Coordinamento Italiano Case Alloggio/AIDS prende posizione contro la vergognosa campagna di prevenzione del Ministero: “gli ospiti delle Case Alloggio ci hanno insegnato che il preservativo è un salvavita nelle mani di chi ha coscienza di voler rispettare gli altri”.Il Coordinamento Italiano Case Alloggio/AIDS (C.I.C.A.) ha preso visione dei 4 video realizzati dal Ministero della Salute per la nuova campagna di prevenzione dall’HIV che hanno come testimonials Renato Pozzetto, Gabriel Battistuta e Michelle Hunzinker .

Nella presentazione dei video ci è stato chiarito che l’idea portante della campagna è mettere in evidenza la sofferenza come comune denominatore dello scenario dell’AIDS e come unica possibile immagine di richiamo dell’attenzione sul problema.

A noi, ospiti ed operatori delle Case Alloggio, dopo quindici anni di condivisione quotidiana con le persone in AIDS conclamato, appare deprimente e ingiustificato rappresentare l’AIDS nell’unico aspetto della sofferenza.

Nelle storie e nei volti delle persone sieropositive abbiamo imparato a leggere un profondo attaccamento alla vita e un infinito desiderio di futuro e di speranza.

Vorremmo dirLe, sig. Ministro, che l’immagine della rosa che appassisce ed il messaggio che l’HIV distrugge la vita non ci appartiene, al contrario il coraggio di lottare ogni giorno contro la malattia ed il pregiudizio, la forza di riattivare le risorse umane e le speranze, la battaglia combattuta e vinta di allungare le aspettative di vita, con la piena compliance alle terapie, hanno diffuso nell’opinione pubblica la chiara idea che l’AIDS non è la peste, che il problema è di tutti e ci è vicino, che la solidarietà fa miracoli.

Sig. Ministro, dia voce alle persone sieropositive e a chi lotta da tanti anni ed ha vinto cento battaglie e scoprirà che i giovani e le donne hanno bisogno di ben altri testimoni che la Huzinker per capire cosa si rischia con il contagio dell’HIV. Le facciamo notare che le campagne a favore di anziani, handicappati, anoressici, persino per l’abbandono dei cani, hanno come protagonisti i portatori del problema.

Ci è stato spiegato che la nuova campagna vuole evitare la confusione ricorrente, nell’opinione pubblica , sul test di sieropositività, e sulla correlazione tra la prevenzione e l’uso del preservativo.

Quindici anni fa abbiamo capito, tutti, che il problema ultimo della prevenzione è indurre le persone al rispetto di sé e degli altri, prima e oltre il rispetto di credenze o di ideologie.

Dagli ospiti delle Case Alloggio abbiamo conosciuto il tormento, la fatica ed il coraggio di comunicare al partner il proprio stato di sieropositività e abbiamo visto il sollievo, la serenità ed il senso di liberazione che l’utilizzo del preservativo porta nel rapporto di coppia.

Questo dato, ora, lo riconoscono anche tante organizzazioni cattoliche impegnate nella lotta all’AIDS.

Sig. Ministro, gli ospiti delle Case Alloggio ci hanno insegnato che il preservativo è un salvavita nelle mani di chi ha coscienza di voler rispettare gli altri ma a maggior ragione lo deve essere nelle mani di chi il rispetto degli altri non ce l’ha.

Forse, sig. Ministro, ancora una volta, la ricorrente confusione e l’insuccesso delle campagne di prevenzione, oltre che dalla ipocrisia del messaggio, sono minate anche dalla irrilevante credibilità di testimonial estranei alla lotta.

Gli ospiti e gli operatori delle Case Alloggio si augurano, sinceramente, che siate lei, Sig. Ministro, ed i membri della Commissione Nazionale AIDS ad Avere Idea Della Sofferenza quando si ha l’ennesima riprova che tutto è stato deciso senza di noi, che tutto si vuole fare senza di noi; noi che, insieme a tanti altri

ABBIAMO. IDEA. DELLA. SALUTE.

Il Coordinamento Italiano Case Alloggio/AIDS (C.I.C.A.)