Unione Europea e farmaci generici

I brevetti bloccano la conoscenza ma la comunità europea apre una strada nuova. Una nuova disposizione consente infatti di condurre ricerche nel campo medico e biotecologico fuori dalla copertura brevettuale.I brevetti bloccano la conoscenza ma la comunità europea apre una strada nuova. Il 25 marzo the Board of Directors of the European Generic medicines si è riunito a Dublino per richiedere la trasposizione in leggi nazionali della cosidetta disposizione Bolar. Tale disposizione, adottata dal consiglio dei ministri Europeo il 10 marzo, prevede la possibilità di condurre ricerche nel campo medico e biotecologico fuori dalla copertura brevettuale. Fino ad oggi infatti se un farmaco è coperto da brevetto, tale copertura impedisce ai produttori di farmaci generici di condurre ricerche sullo stesso farmaco. Questo crea un gap di know-how, impendendo di fatto lo sviluppo di un mercato dei farmaci generici. Con la nuova legislazione questo vincolo non sarebbe più valido, e permetterà ai produttori di farmaci generici di condurre ricerche in tempi di copertura brevettuale. Fino ad oggi chi voleva produrre farmaci generici era obbligato a trasferire la fase di sviluppo e ricerca fuori dai confini europei, magari in Canada o in USA, creando un fastidioso drenaggio di attività conoscitivi in altri paesi. Con la nuova normativa si pensa di poter stimolare un nuovo mercato della ricerca in seno alla comunità europea. La trasposizione in legge a livello nazionale dovrà avvenire entro Aprile 2005.