Sirchia: ”Le aziende dietro il boom di spesa”

Il ministro della Salute punta il dito contro ”i sottili meccanismi della promozione” come ”gadget, congressi ed eventi formativi spesso di poco valore”.Dietro ”l’inspiegabile” boom della spesa farmaceutica e delle ricette mediche puo’ certamente nascondersi ”la pressione da parte di alcune aziende”. Un’operazione di marketing che, ”lo sappiamo, e’ stata un po’ pianificata e riguarda in particolare le statine”. Dopo il blitz della Guardia di Finanza in alcune case farmaceutiche per il sospetto di prezzi ‘gonfiati’, il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, punta il dito contro ”i sottili meccanismi della promozione: l’insistenza, i gadget e l’enorme quantita’ di congressi ed eventi formativi spesso di poco valore”. Cio’ che e’ successo ”e’ un chiaro artificio – ha commentato oggi alla Statale di Milano a margine di un convegno per i 35 anni dal primo trapianto di rene al Policlinico – e infrange il nostro accordo con Farmindustria”.

Il ministro ha anche parlato del decreto taglia-costi annunciato dal vicepremier Gianfranco Fini. ”E’ stato ipotizzato – ha spiegato – un intervento che applichi la legge, cioe’ la norma che prevede il rimborso da parte dell’industria quando lo sfondamento di spesa supera i tetti negoziati: il 60% lo ripianano le aziende, il restante 40% e’ a carico delle Regioni. Questo provvedimento, che ho chiesto al Consiglio dei ministri, e’ stato diramato molto tardi e probabilmente la prossima settimana verra’ ridiscusso”. Certo, ha aggiunto, ”le Regioni non sono molto contente, perche’ si ha la netta sensazione che si tratti di una spesa che non va a giovamento di nessuno. Ma oggettivamente e’ un aumento intollerabile”.
Esaminando i dati dei primi mesi 2004, ha proseguito Sirchia, ”abbiamo visto che lo sfondamento della spesa e’ piu’ alto in alcune Regioni che in altre. Non solo. E’ maggiore per alcune categorie di farmaci e per alcune aziende, specie relativamente a certi prodotti”. Questo aumento ”e’ inspiegabile sotto il profilo epidemiologico, non essendoci stata alcuna epidemia ne’ di influenza ne’ di altro tipo, e poiche’ si e’ notata anche una iper-ricettazione, ovvero un’impennata nel numero di ricette compilate, una delle ipotesi e’ che ci sia stato un ‘riacutizzarsi’ della promozione da parte di alcune industrie farmaceutiche”.

Il ministro della Salute ha voluto inoltre sottolineare che ”il trasferimento di poteri e responsabilita’ alle Regioni ha migliorato il Servizio sanitario nazionale”. ”Quando imperava il centralismo – ha detto Sirchia – in meta’ Paese si era creata una dipendenza da Roma. Oggi, invece, anche le Regioni piu’ deboli fanno grossi sforzi. Si pensi soltanto alla Calabria, che per la prima volta nella sua storia ha approvato un Piano sanitario regionale”.