Medici Usa in prima linea contro Abbott

Il 3 dicembre Abbott ha annunciato che negli Stati Uniti il prezzo all’ingrosso di ritonavir aumenterà del 400%. La decisione potrebbe portare ad un boicottaggio di tutti i prodotti Abbott da parte della comunità scientifica.L’aumento scatterà all’inizio del prossimo mese e porterà il costo mensile della cura da 54 a 254 dollari, come precisato dalla portavoce dell’azienda, Melissa Brotz. “Il valore del Norvir nel trattamento dell’Hiv è aumentato drasticamente da quando è stato lanciato diversi anni fa”, ha detto Brotz. L’azienda sottolinea che l’aumento riguarda soltanto gli Stati Uniti, e che non è previsto alcun aumento di prezzo nei paesi dell’Unione Europea. Un portavoce di Abbott ha dichiarato che l’aumento di prezzo “riflette il valore che Norvir aggiunge alla terapia combinata” sostenendo che l’aumento è necessario per sostenere gli investimenti necessari a sostenere la ricerca sulle nuove formulazioni di Norvir e Kaletra che, in futuro, non dovranno essere refrigerate, e a sviluppare un nuovo inibitore della proteasi, ancora in fase preclinica. L’azienda sostiene inoltre che gran parte delle spese di ricerca che hanno stabilito il valore di ritonavir come booster è stato sostenuto da Abbott, una dichiarazione contestata da quasi tutte le altre aziende. Ritonavir viene utilizzato quasi esclusivamente per potenziare il livello degli altri inibitori della proteasi. Uno dei risultati dell’aumento del prezzo di ritonavir sarà quello di rendere Kaletra l’inibitore della proteasi boosterato più economico sul mercato. La comunità scientifica sta pensando di reagire boicottando Abbott. Il Dott Graeme Moyle ha dichiarato che “infettivologi e ricercatori sono indignati” e preoccupati per “le implicazioni che l’aumento del prezzo di ritonavir potrà avere sul piano di sviluppo di nuovi farmaci, quali tipranavir e capravirina. Secondo Moyle “I medici stanno seriamente considerando un boicottaggio di tutti i prodotti Abbott”.” Il Dott Moyle ha aggiunto inoltre che il rapporto di fiducia tra industria farmaceutica e comunità scientifica potrebbe essere seriamente messo in discussione dall’annuncio della multinazionale di Chicago.

Fonte: AIDSMap