HCV: NUOVE MOLECOLE E ASSOCIAZIONI SENZA INTERFERONE

20° CROI: ATLANTA, 3 – 6 MARZO 2013. ANTICIPAZIONE DELTA 61.

Di grande impatto i risultati di efficacia (follow-up a 48 settimane dopo il trattamento) su complessivi 61 pazienti dell’ABT 450/r potenziato con ritonavir (dosaggi 150 o 250/100 mg QD), un potente inibitore della proteasi di HCV NS3/4A, associato a un inibitore non nucleosidico di HCV NS5B polimerasi (o ABT 072 o ABT 333), con Ribavirina, sul genotipo 1, il più aggressivo e diffuso (Lawitz E 39). La risposta virologica sostenuta a 24 settimane (SVR24) è stata raggiunta dal 86-95% dei partecipanti naive, in particolare dal 100% di quelli con allele IL28B T e dal 47% di quelli che avevano fallito la terapia standard (pegINF + RBV). Si è registrato un solo fallimento dopo 24 settimane dalla fine della terapia. Sono state registrate anomalie di laboratorio di grado 3-4, in particolare bilirubina, creatinina e clearence di creatinina (questi ultimi due negli stessi pazienti). Un ulteriore studio (King M 38) sulle stesse molecole esamina il rischio di ricaduta virologica, su 321 pazienti non cirrotici con genotipo 1, dopo 8, 12 o 24 settimane di trattamento della combinazione ABT 450/r + ABT 267 + ABT 333 + RBV, definendo che la durata ottimale della combinazione è di 12 settimane sia nei pazienti naive che sui pre-trattati non rispondenti.

Altrettanto importanti i risultati, sempre su persone con HCV genotipo 1, dello studio ELECTRON (Gane E 41LB), che conferma la soppressione virologica a 12 settimane (SVR12) nel 100% dei pazienti che assumono Sofosbuvir (analogo nucleotidico HCV specifico) + Ledipasvir (inibitore dell’NS5A) + Ribavirina per 12 settimane, sia nei pazienti naive che in quelli pre-trattati. Le maggiori anomalie di laboratorio emerse, di grado 3 o 4, sono emoglobina elevata e sangue occulto nelle urine. Ulteriori studi sono programmati per valutare la possibilità di eliminare RBV e per confermare la durata ottimale della terapia. Sofosbuvir 400 mg QD è stato valutato anche in associazione con RBV in 60 pazienti difficili naive (alta carica virale di HCV, di razza nera, fibrosi avanzata e alto BMI) mostrando risultati sorprendenti con SVR12 pari al 100% in pazienti con fibrosi lieve, ma anche in casi più avanzati (Osinusi A 157 LB).

Un’analisi preliminare dello studio COSMOS (E Lawitz 155 LB) ha preso in esame Simeprevir 150 mg QD (TMC435, inibitore delle proteasi di HCV NS3/4A) + Sofosbuvir 400 mg QD, con o senza RBV in pazienti HCV con genotipo 1 (sia di tipo a che di tipo b) non rispondenti, e ha portato ad una SVR 8 rispettivamente del 96% e del 93%.