NUOVI FARMACI

19° CROI: SEATTLE, 5 – 8 MARZO 2012. NUOVI FARMACI. ANTICIPAZIONE DELTA 57.

QUAD (Sax P abs 101, E De Jesus abs 627) – Presentati i risultati a 48 settimana su 700 pazienti naive dello studio 102 riguardante la nuova compressa a somministrazione una volta al dì della Gilead che contiene tenofovir, emtricitabina, elvitegravir (nuovo inibitore dell’integrasi) potenziato con cobicistat. Questa nuova STR (Single Tablet Regimen) è stata confrontata con Atripla (tenofovir/emtricitabina/efavirenz). Età media dei partecipanti 38 anni, 90% uomini, 2/3 bianchi. Al basale (QUAD vs Atripla): CD4 391 vs 382, HIV RNA: 4.75 vs 4.78 log. A 48 settimane: HIV-RNA < 50 cp/mL 88% vs 84% (in coloro che avevano più di 100.000 copie al basale: 84% vs 82%), guadagno di CD4 239 vs 206. Buono il profilo di tossicità (paragonabili i drop-out): QUAD dimostra più tollerabilità in termini di effetti al sistema nervoso centrale e colesterolo (LDL e HDL). Inoltre, sono stati resi noti anche i risultati a 48 settimana su 700 pazienti naive dello studio 103 riguardante QUAD versus con tenofovir/emtricitabina/atazanavir/r. Età media dei partecipanti 38 anni, 92% uomini, oltre i 2/3 bianchi. Al basale (QUAD vs altra combinazione): CD4 364 vs 375, HIV RNA: 4.88 vs 4.86 log. A 48 settimane: HIV-RNA < 50 cp/mL 90% vs 87% (in coloro che avevano più di 100.000 copie al basale: 85% vs 82%), guadagno di CD4 207 vs 211. Buono il profilo di tossicità (paragonabili i drop-out): QUAD dimostra più tollerabilità in termini di trigliceridi e bilirubina alterata (che, ricordiamo, è effetto tipico di atazanavir). Nel complesso, i due studi hanno sancito la non inferiorità di QUAD rispetto ai regimi tradizionali di prima linea.


GS-7340 (Ruane P abs 103)
– E’ il nuovo pro farmaco del tenofovir che, in uno studio della durata di 10 giorni su soggetti naive e pretrattati in monoterapia, ha mostrato un’attività antivirale maggiore a dosaggi molto più bassi (8, 25 e 40 mg), una concertazione intracellulare più alta (di 7 volte) e una percentuale di farmaco plasmatico circolante minore (del 90%). Il programma di impiego prevede anche il confronto con il QUAD tradizionale (sostituendo tenofovir) e con un nuovo combinato comprendente darunavir.

Dolutegravir (Stellbrink HJ abs 102LB) – Lo studio SPRING-1 ha randomizzato 200 pazienti naive con carica virale sopra le 1000 copie e CD4 > 200 a 10, 25, 50 mg di dolutegravir (nuovo inibitore dell’integrasi della ViiV che non richiede un potenziatore) versus efavirenz in associazione a tenofovir/emtricitabina o abacavir/lamivudina. L’età media era di 37 anni, 80% bianchi, 86% maschi, 324 CD4 e 4.46 log di HIV-RNA al basale. Presentati i risultati a 96 settimane: HIV-RNA < 50 cp/mL (rispettivamente secondo i dosaggi) ottenuta nel 79%, 78% e 88% versus 72% con efavirenz. Nessuna mutazione emersa all’integrasi. Buono il profilo della molecola, che ha portato solo il 3% dei pazienti all’interruzione versus l’11% con efavirenz. Gli studi di fase III sono in corso su pazienti naive e pretrattati e utilizzano il dosaggio a 50 mg.

BMS-663068 (Neelanjana R abs 725) – E’ il pro farmaco di un nuovo inibitore dell’attacco (BMS-626529) che si lega alla proteina virale gp120 impedendo l’ingresso del virus nei CD4. La monoterapia per 8 giorni a vari disaggi in 48 soggetti a mostrato di non aver selezionato resistenza al BMS-626529. Questo dato preliminare era necessario per proseguire gli studi.