USA: abolito il divieto d’ingresso delle persone con HIV/AIDS

A partire dal prossimo gennaio cadrà il divieto che impedisce ai cittadini stranieri portatori del virus HIV di entrare negli Stati Uniti o di chiedere un visto di immigrazione.

Barack Obama ha firmato questa mattina il provvedimento che mette fine alla norma, adottata negli anni ’80, che il presidente americano ha definito «radicata nella paura piuttosto che nella realtà». Il divieto, contenuto nel Ryan White Care Act, entrò infatti in vigore in un’epoca in cui la conoscenza delle modalità di diffusione del virus era ancora limitata.

«Se vogliamo essere leader mondiali nella lotta all’Hiv dobbiamo comportarci da leader», ha detto Obama che ha così portato a termine il processo di revisione della legge iniziato sotto l’amministrazione Bush. Già nel 1991 il Parlamento tentò di rimuovere la norma ma si scontrò con l’opposizione dei gruppi conservatori di Washington. Gli Stati Uniti sono tra i pochissimi Paesi al mondo in cui è ancora in vigore un simile divieto.

Obama ha sottolineato lo spirito bipartisan con cui i parlamentari hanno rimosso un atto che per molto tempo «ha spinto molte persone a non condurre test sull’Hiv e che ha impedito che molti malati affrontassero la malattia».

Per sensibilizzare l’opinione pubblica il presidente si sottopose lui stesso a un test per l’Hiv durante un suo viaggio in Kenya due anni fa. La legge firmata oggi estende inoltre i fondi per la cura della malattia negli Usa aumentando del 5% i finanziamenti. Ogni anno dei programmi sanitari inclusi nel provvedimento beneficiano circa 500 mila malati in America. La legge è intitolata al nome di Ryan White il cui caso divise l’opinione pubblica all’inizio degli anni ’80 quando il ragazzo, che aveva allora 13 anni, fu espulso dalla sua scuola dopo aver contratto il virus con una trasfusione di sangue.