POSIT: “IL PAZIENTE IMMIGRATO”

Disponibile on-line un nuovo profilo di “POSIT – IL PAZIENTE IMMIGRATO”, che mira ad indagare abitudini e stili di vita della popolazione sieropositiva italiana. Questo profilo è pubblicato in occasione del XXII Congresso “Aids e Sindromi Correlate” che si svolge a Palermo dal 6 e 7 novembre 2008 dal titolo ” Infezione da HIV/AIDS: Nessuno è Lontano”, dedicato prevalentemente al tema dell’immigrazione.

Questa volta si è esplorato il profilo “Paziente Immigrato”. Il progetto è una collaborazione tra Edge Consulting e la Fondazione Nadir Onlus, ed è realizzato grazie ad un supporto incondizionato di Abbott.

PAZIENTE IMMIGRATO – ABITUDINI E STILI DI VITA
E’ circa il 10% dei pazienti della coorte POSIT (n = 890) che è di altra nazionalità (n = 77), in particolare 12 pazienti con nazionalità CEE e 65 EXTRA CEE. Un po’ più giovani rispetto alla popolazione generale presa in esame, inaspettatamente non risultano particolari discrepanze con i dati relativi al totale della popolazione. Il paziente immigrato di POSIT è discretamente inserito nel contesto socio-economico italiano, per la maggior parte occupato (professione), un po’ più viaggiatore, come atteso, e con una instabilità psicologica un po’ più elevata, probabilmente ascrivibile al fatto che vive in un stato differente dal proprio. Si riconosce il limite dell’analisi su pochi pazienti presenti nel campione.

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Cos’è POSIT?
L’attuale esigenza di personalizzare la terapia ARV sul singolo paziente, supportata anche dalla sempre più ampia disponibilità di farmaci in commercio, ha portato alla necessità di condurre un’analisi sulle persone con infezione da HIV in Italia. Lo scopo di tale iniziativa è quello di cercare di individuare quali siano le peculiarità del paziente HIV+, in termini di caratteristiche socio-demografiche, comportamentali e psichiche. POSIT mira quindi ad indagare abitudini e stili di vita della popolazione sieropositiva italiana.

L’indagine è stata compiuta nel mese di giugno 2007, coinvolgendo un panel di 30 infettivologi, afferenti ai principali centri italiani di Malattie Infettive, nella compilazione di un questionario anonimo costituito da 38 domande. I quesiti prevedevano risposte multiple “chiuse”. Sulla base dei risultati ottenuti su 890 pazienti, è ora disponibile uno spaccato delle abitudini e degli stili di vita della persona affetta da infezione da HIV di oggi.

Il questionario è stato centrato sulle seguenti tematiche: nazionalità, sesso, età, stato civile, figli, preferenze sessuali, coinfezioni, livello di istruzione, informazione, professione, abitudini nel viaggiare, abitudini alimentari, vita sociale (frequentazione ristoranti, discoteche), tabagismo, utilizzo di sostanze stupefacenti, attività sportiva, utilizzo di altri farmaci oltre a quelli per l’HIV, utilizzo di medicine alternative, livello di conoscenza della patologia e di comunicazione della stessa in ambiente famigliare, livello di accettazione dello status di sieropositività, la stabilità psicologica e il personale approccio alla aderenza alla terapia per HIV.

Sono al momento disponibili le seguenti altre analisi specifiche: